Seduto al bancone di un bar australiano ripenso a questi dodici mesi di viaggio, provo a riviverli con la mente, a percepirli tutti condensati insieme in una unica grande emozione. Chiudo gli occhi e mi ritrovo a Ravenna un anno fa, in una piazza del Popolo piena di amici, carica di entusiasmo.
Il vento ci ha spinto verso est, verso l’Europa meno conosciuta, quasi l’Europa del domani. Mi rivedo in Turchia poi in Iran e in Uzbekistan, circondati da occhi scuri e sorrisi candidi. Incomincio a riscoprirmi per strada, pedalata dopo pedalata, tenda dopo tenda, salita dopo salita. 365 giorni di amicizia, perché è questo il valore più grande di questo andare, l’unione fraterna con il mio compagno di viaggio, la nostra affinità, la nostra lealtà, la nostra complicità.
E siamo già in India travolti dai suoi odori, inebriati dalla sua spiritualità. Ci siamo arrampicati in Nepal tra montagne epiche e ospitalità buddista, sospesi tra il desiderio di andare ma anche di restare.
Siamo diventati viaggiatori, eternamente in moto, costantemente proiettati verso un altro luogo, con la voglia di spremere il presente come chi sa che prima o poi deve ripartire. Abbiamo riso tanto e pianto quanto necessario, abbiamo cucinato in Malesia, pregato in Indonesia, ballato la vita a Bali così come ovunque.
Ora siamo diversi e siamo sempre noi, due amici curiosi con un karma migliore e un bagaglio sempre più vuoto di cose ma più carico di facce, di canzoni, di abbracci, di partenze, di sudore.
Un anno bellissimo, il primo anno di questo bimbo che si chiama Magio.
Buon compleanno e perchè no Buon viaggio ancora!