Seduto al bancone di un bar australiano ripenso a questi dodici mesi di viaggio, provo a riviverli con la mente, a percepirli tutti condensati insieme in una unica grande emozione. Chiudo gli occhi e mi ritrovo a Ravenna un anno fa, in una piazza del Popolo piena di amici, carica di entusiasmo.
Il vento ci ha spinto verso est, verso l’Europa meno conosciuta, quasi l’Europa del domani. Mi rivedo in Turchia poi in Iran e in Uzbekistan, circondati da occhi scuri e sorrisi candidi. Incomincio a riscoprirmi per strada, pedalata dopo pedalata, tenda dopo tenda, salita dopo salita. 365 giorni di amicizia, perché è questo il valore più grande di questo andare, l’unione fraterna con il mio compagno di viaggio, la nostra affinità, la nostra lealtà, la nostra complicità. Read more