Che cos’è la povertà? Quante volte me lo sono chiesto, in quante occasioni mi ci sono imbattuto. Quanti tipi di diverse povertà esistono? Quella economica sicuramente. Poi quella intellettuale senza dubbio. A volte le due sono correlate, ma non sempre.
In Asia ad esempio ho attraversato diverse aree povere economicamente , ma non culturalmente. In America latina invece, in mezzo a un territorio ricco di risorse ho spesso incontrato povertà sociali, ovvero comunità incapaci di gestire il bene comune, di sviluppare una società appunto.
Qui in Africa del Sud, precisamente in Mozambico, per la prima volta mi imbatto in una povertà ancora più drammatica. Quella della mancanza di risorse e per di più del bene più prezioso: l’acqua. Sei veramente in Africa quando per strada incontri donne camminare a lungo con giare di acqua sulla testa. Anche in molte città l’acqua corrente non c’è. La rete idraulica non esiste. L’acqua da un rubinetto è un lusso sconosciuto. Non vi sto parlando della mancanza di wifi o di un sistema sanitario decoroso. Vi parlo di acqua. Vi parlo della base della vita.
Qui è difficile lavarsi. Qui è complicato cucinare. Qui richiede fatica anche il bere. Se vuoi bere devi muoverti e le piante dei piedi scalzi sono l’unico trasporto verso un pozzo o un fiume lontano. Questa povertà è cruenta. Questi uomini assetati e quindi meno lucidi sembrano non avvertire il bisogno di una rete idrica. Dalla notte dei tempi qui si cammina verso il pozzo. E forse fino alla notte dell’apocalisse così si farà.
Un albero senza acqua avrà una vita senza speranza. Una società senza acqua lotterà sempre e solo per sopravvivere. Pensavo di averle viste già tutte le povertà, ma mi sbagliavo. Qui si è talmente poveri che anche il sudare è un lusso.