Una Bali nascosta

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Katapang è un piccolo paesino di mare nell’isola di Java. Niente di spettacolare, nessuna attrattiva se non che nelle giornate di sole limpido, si intravede oltre lo stretto canale di mare l’isola di Bali. Ketapang per noi ha un grande valore, è il traghetto verso l’isola tanto sognata e desiderata. Un ora di ferry boat e finalmente le nostre due ruote toccano questo pezzo di terra vulcanico staccatosi da millenni dalla madre Indonesia.
Già dalle prime pedalate si percepisce la forte presenza Induista, con usanze e architetture molto diverse dal resto dell’Indonesia a prevalenza mussulmana.
Qui l’induismo cambia forma e diventa balinese, in quest’angolo di mondo così liberale assume un colore diverso, più tollerante, più artistico, più aperto e allo stesso tempo più personale. Ogni famiglia infatti si costruisce il proprio tempio nel giardino quasi a significare l’avvicinamento della religione verso ognuno di noi, modellandosi a misura sulle esigenze di spiritualità di ciascuno.
Pedaliamo qualche giorno nella collinare costa occidentale, ci riposiamo vicino al mare provando l’impossibile acrobazia di cavalcare un onda con una tavola da surf, poi via via che ci avviciniamo a Kuta le strade diventano più trafficate, la vita più frenetica, il business sfacciatamente turistico.
É Kuta il luogo che attrae la massa: alberghi, discoteche, una spiaggia bianca ricreata ad hoc, fast food e finti negozi di artigianato locale. Kuta per noi è una grande delusione, è una Riccione non voluta vicino all’equatore. Ci basta una serata nel trambusto generale per risalire in sella e cercare baia dopo baia la nostra vera Bali, sappiamo che da qualche parte la troveremo.. Pioggia auto e tornanti…
Poi il diradarsi di case, i primi boschi, qualche torrente solitario, un cartello scolorito su un vecchio long board con scritto BINGING BEACH.. Bali ti ho trovata, sei una spiaggia di sabbia e roccia sul mare turchese, sei una distesa di coralli nudi in bassa marea, sei una signora Madurese che vende bracciali, sei una terrazza di amici all’ora del tramonto, sei un surfista testardo che aspetta l’onda giusta, sei un pallone sgonfio rincorso dalla risacca, sei come noi viaggiatrice, fantastico miscuglio di etnie, di credenze, di cibi, di paesaggi..
Sei un’isola conosciuta che trova pace in angoli nascosti.

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