Suona la sveglia delle sette, ma sentendo il ticchettio della pioggia sul telo della tenda decidiamo di riposare ancora un po’ nella speranza che smetta o almeno diminuisca. Ci godiamo questa oretta di sonno in più; la schiena anche se sui sassi quando è distesa riposa meglio. Un brontolio non troppo leggero però mi fa aprire gli occhi in un attimo, mi fa balzare in piedi subito.
E’ la pancia che con il suo nuovo metabolismo mi ricorda che sono le otto ed ha fame. Quante volte nella vita di tutti i giorni tra casa e ufficio dicevo di avere una fame terribile.. Bè solo ora mi accorgo che allora avevo solo un languorino, un normale appetito dato forse dall’avvicinarsi del solito orario di pranzo. Adesso è diverso, se non mangio in un preciso momento quando me lo chiede il corpo, in bici non vado avanti, mi si bloccano le gambe, mi gira la testa, la pancia stringe e mi devo fermare.
2 tazze di tè caldo con tanto zucchero, 10 biscotti ripieni, 3 fette di pane con nutella, 4 fette con la marmellata, 5 cucchiaiate della pasta fredda avanzata dalla sera prima, un bicchiere di succo di frutta e la colazione è fatta!
25 km di bicicletta, 1 borraccia d’acqua già bevuta ed è il momento di fare uno spuntino: una barretta ai cereali, una tavoletta di cioccolata, una banana, 2 fette di pane col miele e un caffè..
Via andiamo, un’altra oretta di energie, giusto il tempo di arrivare a pranzo, alla pausa salata: 1 scatoletta di tonno, 1 di fagioli e 1 di mais, un filone di pane, un litro d’acqua e un cioccolatino..
Poi si riparte, altri 20 km e ho bisogno di uvetta sultanina, 1 wafer, 4 fichi secchi, 6 datteri e un cay..
Arrivati, arrivati, finalmente si cena! Almeno 1/2 kilo di pasta in due, ben condita con un buon sughetto di pomodoro cipolla e olive, poi acqua e un po’ di integratori e per finire un dolcino, giusto per la mancanza d’affetto!
Ah adesso sto bene, leggo qualcosa, scrivo un po’ e vado a letto, ma nooo non è possibile..
Ho fame ancora!!!